lunedì 25 marzo 2013

I LUOGHI PIU' COOL DEL MONDO

CURIOSITA' DAL MONDO: I 20 LUOGHI ACQUATICI PIU' BELLI E RICERCATI DEL MONDO:





















I LINK PIU' BELLI SULLA NUTELLA

PER TUTTI I FANS DELLA NUTELLA COME ME...
ECCO A VOI ALCUNI DEI LINK PIU' BELLI SULLA NUTELLA!
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( In basso alcuni dei link piu' divertenti sulla  NUTELLA e FONTI STORICHE )





 '' L' antico vaso andava portato in SALVO''









'' Non è anticellulite.. non è antistress.. non è anticiccia... non è anticarie.. non è oro...!!! ma la Nutella per me vale piu di un .. TESORO!!! ''



'' Io prendo te Nutella come mia sposa...e prometto di mangiarti e finirti finchè diabete e carie non ci separino ''


ACROSTICO NUTELLA
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'' LA MIA NUTELLA DA 500Gr ???? Non ho la piu' pallida idea di dove sia finita !!!''






1) CHE MONDO SAREBBE SENZA...
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                                         ★ ZODIACO della NUTELLA ★


(clicca QUI per altri segni zodiacali Nutella)



(Queste foto sono soggette a Copyright Digitutto , vietato copiare.)


Nutella è il nome commerciale italiano di una crema gianduia a base di cacao e nocciole. Fu creata nel 1964 dall'industria dolciaria piemontese Ferrero, sulla base di una precedente crema denominata Pasta Giandujot e poi SuperCrema. Il nome deriva dal sostantivo nut, che significa "nocciola" in inglese, e il suffisso ella per ottenere un nome orecchiabile.

STORIA:

L'origine della Nutella è legata al cioccolato Gianduia, che contiene pasta di nocciole. Il Gianduia prese piede in Piemonte nel momento in cui le tasse eccessive sull'importazione dei semi di cacao cominciarono a scoraggiare la diffusione del cioccolato convenzionale. Pietro Ferreropossedeva una pasticceria ad Alba, nelle Langhe, area nota per la produzione di nocciole. Nel 1946 vendette il primo lotto costituito da 300 chili di "Pasta Giandujot". Si trattava di una pasta di cioccolato e nocciole, venduta in blocchi da taglio. Nel 1951 nasceva invece la Supercrema, conserva vegetale venduta in grandi barattoli.
Nel 1963, Michele Ferrero, figlio di Pietro, decise di rinnovare la Supercrema, con l'intenzione di commercializzarla in tutta Europa. La composizione venne modificata, così come l'etichetta e il nome: la parola "Nutella" (basata sull'inglese "nut", "nocciola"), e il logo vennero registrati verso la fine dello stesso anno, e restano immutati fino ad oggi.
Il primo vaso di Nutella uscì dalla fabbrica di Alba il 30 aprile del 1964. Il prodotto ebbe successo istantaneo, e rimane oggi estremamente popolare e viene spesso citato in romanzi, canzoni e opere cinematografiche.
Nel giugno del 2010 il Parlamento Europeo ha approvato una normativa in base alla quale tutti gli alimenti contenenti molti grassi e zuccheri devono inserire nella loro etichetta l'avviso del "miglior profilo nutrizionale"[1]. L'iniziativa, volta a combattere l'obesità offrendo più informazione ai consumatori, è stata criticata dal vicepresidente della Ferrero SpA Francesco Paolo Fulci che ha creato il comitato "Giù le mani dalla Nutella"[2], sostenuto dalla regione Piemonte e dal ministro per le Politiche Europee Andrea Ronchi che ha invitato l'Unione Europea a non cadere nel "fondamentalismo nutrizionista"[3].

Impatto nel mondo 

« Che mondo sarebbe senza Nutella? »
(Tag-line)
Oggi la Nutella è probabilmente la crema spalmabile più diffusa al mondo; questo tipo di creme è utilizzato soprattutto come accompagnamento per panebiscotti e frutta, anche se negli anni sono state ideate numerose ricette che ne prescrivono l'uso in torte e crêpes.

Un fenomeno di costume


Nutella

Nutella
In molte nazioni europee, la crema cioccolato non è solamente un alimento o una golosità, bensì un consolidato fenomeno di costume. Nel corso degli anni e al mutare dei tempi e delle mode, ricetta, confezione e l'apprezzamento del pubblico di nutella sono rimasti invariati.
  • La crema è comparsa anche in pellicole cinematografiche, famosa è la scena del film Bianca di Nanni Moretti, in cui il protagonista Michele Apicella, alter ego del regista-attore, affoga l'ansia in un enorme barattolo di Nutella, alto circa 1 metro, che fu predisposto proprio in funzione del set.
  • Appartiene al linguaggio quotidiano, è presa quale termine di paragone (es. Gnutella) e ha costituito oggetto di studi sociologici.
  • Su di essa sono addirittura stati scritti saggi riferiti al costume italiano (l'ultimo in ordine di tempo è "Nutella un mito italiano" del giornalista Gigi Padovani, edito da Rizzoli nel 2004), libri di ricette e svariate relazioni accademiche che indagano sulle motivazioni dell'apprezzamento di un prodotto trasversale a più generazioni.
  • Giorgio Gaber usò il nome della crema nella sua canzone "Destra-Sinistra".
« Se la cioccolata svizzera è di destra, la Nutella è ancora di sinistra. »
  • Negrita usarono nell'album XXX il nome della crema nella canzone "Sex".
« provare le ricette, collaudare la cucina, usare la Nutella, usare la farina »
  • Il cantautore Ivan Graziani le dedicò un'intera canzone, a metà strada tra l'elogio incondizionato, con alcuni consigli su come gustarla meglio, e una serie di metafore a sfondo sessuale che derivano dal diffuso binomio cibo-sesso. La canzone si intitola Lanutella [sic] di tua sorella ed è stata cantata insieme a Renato Zero, inserita nell'album Fragili fiori del 1996.
  • Alberto Tomba in un'intervista al periodico Panorama il 20 gennaio 1995
« Quando dovevo dimagrire prendevo il Weetabix, ma di nascosto lo spalmavo di Nutella. »



domenica 24 marzo 2013

I 7 GESTI POSITIVI CHE MIGLIORANO LA SALUTE



“Secondo la scienza, l’umore è lo specchio del nostro corpo: se siamo pieni d’energia, le emozioni positive sono più forti.”

Ecco qui sotto le 10 regole per migliorare l’umore:

1. Il movimento. Un esercizio moderato, anche solo una passeggiata di 10 minuti a passo veloce, aumenta immediatamente il livello di energia e migliora il tono dell’umore meglio di una barretta di cioccolato. La ricerca di Thayer ha infatti dimostrato che chi mangia il cioccolato, a distanza di un’ora si sente ancora più teso, mentre 10 minuti di marcia a passo veloce aumentano l’energia per 1-2 ore. In caso di bisogno, una passeggiata (possibilmente in mezzo al verde) basta a ridare serenità.

2. Agenda e orologio. È utile fare caso agli alti e bassi della propria energia, che segue un andamento preciso. Immediatamente dopo la sveglia l’energia è bassa, anche se il sonno è stato ristoratore. Ha poi un picco nella tarda mattinata, dalle 11 alle 13. Riscende nel tardo pomeriggio fra le 15 e le 17, per rialzarsi prima della serata, dalle 18 alle 19, e crollare al suo punto più basso alle 22. Meglio piazzare gli impegni più difficili quando l’energia è elevata, e in corrispondenza dei cali d’energia l’ideale è fare una passeggiata.

3. Imparare a osservarsi. Come si comporta l’umore? Mangiare ci fa sentire subito meglio? E dopo due ore? Fare moto dà benefici immediati? E a distanza di tempo? Che effetto ha la caffeina (caffè, bibite a base di cola, tè) al mattino, al pomeriggio e alla sera? Ognuno ha le sue risposte, ed è importante verificarle per controllare l’umore.


4. Ascoltare musica è secondo solo all’esercizio fisico nella capacità di elevare l’energia e ridurre la tensione. La musica, secondo Thayer, è sottoutilizzata, ma è un sistema efficacissimo per alzare il tono dell’umore. «Scegli un’opera jazz, un’aria gioiosa, o una musica rock. Funziona qualsiasi musica allegra ti piaccia» dice Thayer. La musica aumenta nel cervello la produzione di noradrenalina, un ormone importante per il buonumore. La musica allegra fa mettere gli occhiali rosa, quella triste grigi: cambia la percezione del mondo. All’Università di Groeningen, in Olanda, i ricercatori hanno fatto sentire agli studenti musica allegra (il balletto Coppelia di Léo Delibes) e musica triste (Il cigno di Tuonela di Jan Sibelius); poi hanno mostrato loro le foto di alcuni visi con varie espressioni, alcune chiaramente felici, altre tristi, altre neutre. Dopo la musica triste i visi neutri sembravano tristi, anzi, depressi. La stessa espressione pareva felice dopo l’ascolto di musica allegra.

5. Schiacciare un pisolino. Molti non sanno pisolare nel modo giusto, cioè 10-30 minuti, non di più, altrimenti il pisolino peggiora la situazione: lascia intorpiditi e potrebbe addirittura ostacolare il sonno notturno.

6. Stare in buona compagnia. Gli studi dimostrano che chiamare un amico e fare quattro chiacchiere può essere estremamente efficace per l’umore.

7. Meditare. Richard Davidson, dell’EM Keck laboratory for functional brain imaging and behavior dell’University of Wisconsin, studiando 200 persone con la risonanza magnetica cerebrale, ha dimostrato che la meditazione attiva una zona del cervello sinistro (corteccia prefrontale) che dà sensazioni di felicità, entusiasmo, gioia, energia. In parallelo si riduce l’autocoscienza, con tutte le preoccupazioni. Non importa il tipo di meditazione: danno gli stessi risultati la preghiera religiosa, la meditazione buddista e lo yoga. Il malumore e le sensazioni di tristezza, ansia e pena attivano invece la zona controlaterale del cervello, la prefrontale destra. 

8. Sorridere con gli occhi, consiglia invece Paul Ekman, docente di psicologia alla University of California. Le espressioni del viso influenzano l’umore. Se esiste una strada nervosa che collega l’umore con la sua espressione nella mimica facciale, perché dovrebbe essere a senso unico? «Nel corso della nostra ricerca abbiamo scoperto qualcosa di sorprendente» dice Paul Ekman. «Se si assume intenzionalmente un’espressione, si provoca un effetto anche nel cervello. Se si sorride nel modo giusto, si attiva la biochimica dell’allegria. La faccia non è solo un mezzo per manifestare l’emozione: serve anche ad attivarla. Le espressioni volontarie hanno un effetto sul sistema involontario. In altre parole, il semplice fatto di modificare il viso sorridendo attiva nel cervello l’area del buonumore, proprio come un’espressione corrucciata genera tristezza». Ma per cambiare umore bisogna che il sorriso abbia alcune caratteristiche. Gli angoli della bocca si piegano verso l’alto, la pelle a lato degli occhi si arriccia con il caratteristico aspetto a zampa di gallina. Questo è il “sorriso di Duchenne”, da Guillaume Duchenne, il neurologo francese che per primo lo descrisse.
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9. Dimenticare i farmaci, se non sono prescritti dal medico per curare gravi alterazioni del tono dell’umore. Anche le droghe (alcol, nicotina, cocaina e amfetamine) migliorano l’umore, ma hanno un effetto boomerang: alla lunga lo peggiorano.

10. Fare buone azioni. Quando sono spontanee e fanno appello alle potenzialità personali, trasformano l’umore di un’intera giornata. L’esercizio della bontà, dell’umanità, della cordialità porta all’oblio di sé, ed è una gratificazione diversa dal piacere. La vita piacevole può stare in un bicchiere di champagne o nella guida di una Porsche. Il benessere no.

sabato 23 marzo 2013

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